PREMIO LIBERO BIZZARRI
San Benedetto del Tronto, 21 - 29 settembre 2007

Il "Libero Bizzarri", giunto alla XIV edizione, ha assegnato il 1° premio a Pirrera di Piero Messina, film che, attraverso le testimonianze di alcuni ex minatori, apre uno squarcio sull'universo da inferno dantesco delle miniere di zolfo attive in Sicilia fino a qualche decennio fa. 2° premio a Centravanti nato di Gianclaudio Guiducci. Premio Kodak al film La vita come viaggio aziendale di Paolo Muran, divertente itinerario attraverso i santuari del turismo internazionale: Silvano Bignozzi e Lino Toselli, rappresentanti di articoli per bar e ristorazione, da 25 anni vincono i viaggi premio destinati ai migliori venditori, che vengono documentati con un video ricordo. Paolo Muran ha fatto un lungo lavoro di montaggio su tutto il materiale girato nel corso degli anni, a cui ha affiancato "approfondimenti" sulle originali tecniche di vendita dei due protagonisti, il tutto commentato sul filo dell'ironia da testi di Ermanno Cavazzoni e Gianni Celati, letti con tono scanzonato dello stesso Muran. Il film sta avendo un meritato successo internazionale (è stato selezionato tra l'altro ad Amsterdam, Chicago, Gerusalemme, in Sud Africa, a Bellaria, Bardonecchia, Torino).
Quest'anno il festival è stato un po' penalizzato dal trasferimento delle principali proiezioni al nuovo Teatro delle energie, raggiungibile solo in auto. Tra gli eventi che hanno accompagnato la rassegna segnaliamo la Giornata internazionale per il documentario, organizzata il 23 settembre 2007, a cui ha partecipato anche
Grió e il dibattito sul servizio pubblico radiotelevisivo, moderato da Gualtiero De Santi a cui hanno preso parte Stefano Mencherini, ideatore del progetto per un Laboratorio Rai sull’inchiesta sociale, Renato Nicolini, Beppe Cremagnani, autore di alcuni recenti film realizzati con Enrico Deaglio, e i giornalisti Gabriella Gallozzi, Paolo Serbandini e Michele Citoni. (M.T.)

14° Rassegna del documentario

Teatro delle energie

dibattito
G. De Santi e S. Mencherini
La vita come viaggio aziendale