Grande spazio al documentario nella sezione Extra - Altre Visioni della seconda edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma. Molti i titoli interessanti proiettati e grande l’affluenza di pubblico all’Auditorium e nelle varie sale sparse un po’ in tutta Roma.
Premiato come miglior documentario Forbidden Lies dell’australiana Anna Broinowski. Il film racconta la storia di Norma Khouri, scrittrice giordana autrice del bestseller Forbidden Love, costretta a vivere in esilio per la condanna a morte decretata dagli estremisti islamici. Finzione e realtà si intrecciano trascinando lo spettatore in un gorgo in cui la verità sembra sfuggire sempre più e dove anche Norma potrebbe non essere quello che dice. La giuria, composta da Sherin Salvetti, Erik Gandini, Aldo Grasso, Roberta Torre e Simone Cristicchi ha inoltre assegnato una menzione speciale al film Manda Bala, di Jason Kohn, inquietante ritratto di San Paolo del Brasile, dove alcuni sopravvivono sequestrando figli di facoltosi imprenditori, a cui praticano orrende mutilazioni che un chirurgo plastico è specializzato nel curare.
Coup de foudre per il film Heima, proiettato al Teatro Studio dell’Auditorium alla presenza dell’autore e dei protagonisti al gran completo. Letteralmente Casa, il documentario è il diario dell’ultimo tour dei Sigur Ròs. In occasione del loro rientro dalla tournée internazionale il regista Dean DeBlois ha filmato i concerti gratuiti della band nelle metafisiche location dell’Islanda, a cui la voce eterea di Jon Pór Birgisson sembra dedicare inni pagani. Ipnotico viaggio che attraverso sonorità rarefatte e ancestrali scandisce la dialettica tra l’uomo e la natura. Un ritratto dell’Islanda con i suoi contrasti, i suoi orizzonti, i suoi paesaggi lunari, ma anche una fotografia degli abitanti e del legame che unisce il quartetto di Reykjavik alla terra natale, influenzandone profondamente la musica. (G.B.)